

Treia
Fondata forse dai Piceni in epoca pre-romana o dai Sabini intorno al IV secolo a.C., l’antica Treia sorgeva nella zona dell’attuale Santuario del Santissimo Crocifisso. Distrutta dai Visigoti nel V secolo e poi, tra il IX e X secolo, dai Saraceni, fu ricostruita su tre piccoli colli vicini dandole anche il nuovo nome di Montecchio.
Nel tempo si dotò di un imponente sistema difensivo comprendente i castelli dell’Onglavina, dell’Elce e del Cassero, una poderosa cerchia muraria e diverse porte d’accesso. Nel 1790 Pio VI la proclamò “città”, con l’antico nome di Treia. Qui visse Dolores Prato, una delle più importanti scrittrici del ‘900 che, nelle sue opere, dipinse questo luogo speciale con tanta poesia. Entrare oggi da una delle sue sette porte, percorrere vicoli e scalette, ammirare i palazzi nobiliari, arrivare in Piazza della Repubblica e ammirare il paesaggio che corre dal verde della splendida campagna
circostante fino al mare e al Monte Conero fa vibrare il visitatore all’unisono con la
grande scrittrice. Nella Piazza ha sede anche l’Accademia Georgica, prestigiosa palazzina ottocentesca disegnata dall’architetto Giuseppe Valadier. Ogni anno ad agosto si svolge la Disfida del Bracciale, una tra le più rilevanti e originali rievocazioni storiche
italiane dove i giocatori sono gli eredi sportivi di Carlo Didimi, campione celebrato da Giacomo Leopardi.






